La mission di Villa Carlotta è conservare e valorizzare con competenza il ricco patrimonio storico-artistico e botanico di Villa Carlotta a Tremezzo. Vuole offrire a ogni ospite un'esperienza di qualità, unica e personalizzabile, immergendoli nello straordinario scenario del Lago di Como.
Villa Carlotta rappresenta un tesoro da vivere appieno per tutti coloro che visitano questo territorio.
Orari di apertura 2024:
Dal 22 marzo 2024:
Fino al 21 marzo 2024:
Biglietto singolo:
Villa Carlotta vanta una storia di oltre trecento anni caratterizzata da un grande collezionismo, in cui l'arte e la natura si fondono in un paesaggio di indiscutibile fascino.
Costruita alla fine del Seicento dai marchesi Clerici di Milano sulle rive del Lago di Como, la villa passò nel 1801 a Giovanni Battista Sommariva, figura di spicco nel Comitato di Governo della Repubblica Cisalpina istituita da Napoleone Bonaparte.
Giovanni Battista Sommariva, grazie alla sua passione per le arti e in particolare per la scultura, accumulò nel corso della sua carriera politica un patrimonio imponente, che include opere di maestri come Antonio Canova e Berthel Thorvaldsen.
Nel 1843, la villa passò alla principessa Marianna di Prussia, che successivamente la donò alla figlia Carlotta in occasione del suo matrimonio con il duca Giorgio II di Sassonia-Meiningen nel 1850. La principessa Carlotta e il duca Giorgio II diventarono così i nuovi proprietari della villa.
Nel corso dei decenni successivi, la dimora fu adattata alle esigenze della famiglia e ai cambiamenti di gusto, con rinnovi negli arredi e nelle decorazioni.
L'architetto Lodovico Pogliaghi giocò un ruolo fondamentale nei restauri delle sale di rappresentanza, dove il suo talento trasformò gli ambienti secondo i canoni estetici dell'epoca.
Oggi, i risultati di questi interventi possono essere ammirati nelle stanze al secondo piano del museo, dove sono esposti gli arredi acquistati dai proprietari.
Ernest, figlio del duca Giorgio II, contribuì con i suoi dipinti murali ad arricchire l'atrio della Galleria con motivi tratti dalla mitologia classica. Restano ancora visibili i preziosi fregi e soffitti in legno dipinto risalenti all'epoca Clerici, riscoperti durante i lavori di restauro delle sale.
Nonostante la morte precoce della principessa Carlotta nel 1855, il duca Giorgio II continuò ad arricchire il parco con rare essenze botaniche, che ancora oggi possono essere ammirate. Durante la Prima Guerra Mondiale, la villa fu confiscata dallo Stato italiano e affidata in gestione all'Ente Villa Carlotta, istituito nel 1927 con Regio Decreto.
Il Giardino all'Italiana Risalente all'epoca della costruzione della villa, questa parte del parco si presenta con i tratti distintivi del giardino formale all'italiana: un asse di simmetria che attraversa il giardino fino all'orologio posto sul tetto dell'edificio, siepi ben curate, fontane, statue e aiuole geometriche di bosso.
Questo stile si integra perfettamente con la filosofia illuminista del XVIII secolo, in cui la razionalità prevaleva sul sentimento e l'uomo dominava la natura.
Il Giardino Romantico Progettato per stupire ed emozionare i visitatori, il Giardino Romantico si estende su una superficie più ampia rispetto al giardino all'italiana.
Caratterizzato da una serie di ambienti teatrali creati con maestria attraverso la disposizione delle piante e degli elementi architettonici, questo giardino incanta con la sua bellezza e suggestione.
Via Regina 2, 22016 Tremezzina Como, Italy
Per raggiungere Villa Carlotta nel 2024:
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Da Como a Villa Carlotta:
Da Como / Varenna a Villa Carlotta:
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